La Contatto come altre realtà produttive sta tuttora risentendo delle ripercussioni economiche legate all' emergenza sanitaria e se da un lato la cassa integrazione prevista per i periodi di chiusura e di riduzione delle commesse di lavoro ha tamponato e continua a essere uno strumento prezioso, d'altra parte molti sono stati i costi legati alla sospensione della produzione, alla riduzione di commesse, all' acquisto di attrezzature e alla riorganizzazione del lavoro in relazione alle nuove norme di sicurezza.
In questo contesto il contributo erogato da Fondazione Cariplo a fronte della presentazione del progetto Riprendiamoci le lavorazioni, si presenta come una vera e propria boccata d'aria che dà la possibilità alla cooperativa di mitigare la situazione di difficoltà, mantenendo il personale ed investendo nella ricerca di nuove collaborazioni.
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La cooperativa sta in questi anni investendo molto nella crescita e nella specializzazione, in particolare nel reparto elettromeccanico che grazie a questo processo ha la possibilità di potersi interfacciare con possibili nuovi clienti e lavorazioni. Questo sarà probabilmente sinonimo di un aumento dei posti di lavoro, fattore che per un territorio montano come il nostro, situato lontano dai grandi centri produttivi, è una grande risorsa sociale.
Già al termine di questo anno possiamo iniziare a vedere un miglioramento. Se a fine 2019 si contavano 58 dipendenti, oggi la cooperativa ne ha 60 di cui il 47% donne e ha effettuato 4 nuove stabilizzazione per cui si è passati nell'anno a contratti a tempo indeterminato.
Il dato particolarmente significativo riguarda, però, le persone con fragilità inserite nel mondo del lavoro. Anche grazie al lavoro effettuato in team con la cooperativa ProgettAzione e il consorzio Mestieri Lombardia nell'ambito del bando Abili al lavoro di Cariplo, hanno trovato occupazione nell'anno 13 nuove persone in situazione di svantaggio. Nel dettaglio sono stati attivati 3 TIS (Tirocini Inserimento Lavorativo), 1 Tirocinio e 9 assunzioni (di cui 6 con l'attivazione di progetti Art. 14); arrivando così ad un totale a fine anno di 22 dipendenti, 7 TIS e 1 tirocinio di persone con fragilità14.
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Chi vuole può preparare una scatola riempiendola con qualcosa di goloso, una cosa calda, un prodotto di bellezza, quel che si vuole per esempio per svagarsi e un biglietto gentile. L'idea è di impacchettarla proprio come fosse un regalo sotto l'albero e donarla a chi purtroppo non ha molto.
Per facilitare la distribuzione, nel caso il contenuto non fosse unisex, si chiede di indicare in un angolo della scatola se è per donna, uomo o bambino.
A questo punto è solo da consegnare in un punto di ritiro in modo che poi questi doni possano essere consegnati a chi più ne ha bisogno tramite realtà già attive sul territorio:
- Mensa dei poveri
- Patronato San Vincenzo
- Rete di Super Bergamo
- Centri di primo ascolto e coinvolgimento, ecc..
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Ogni anno cerchiamo di proporre uno stile diverso e qualche confezione nuova, ma le costanti sono: varietà di accostamenti per andare incontro alle più disparate richieste, genuinità dei prodotti che vanno a riempire le borse decorate e l'impegno di chi realizza ravioli tagliatelle e biscotti così come di chi abbellisce le confezioni.
Ma parliamo di novità..
In questo 2020 abbiamo deciso di provare ad ampliare i prodotti tra cui scegliere, proponendo i formaggi locali oltre ai prodotti Con Cuore e ai biscotti. In particolare il formaggio Valserina fresco o stagionato dell'azienda agricola Marièta di Oltre il Colle.
Altro elemento interessante è la collaborazione nata con i ragazzi di Operazione Mato Grosso che proprio in questi giorni stanno ultimando le decorazioni dei pacchetti regalo per i nostri biscotti.
Infine il Gruppo IN in un anno così delicato ha deciso di sostenere un'associazione di volontariato. Si tratta di Cascina UGDA di Oltre il Colle, il rifugio per cani gatti e altri animali abbandonati o maltrattati. Così parte del ricavato dalla vendita dei pacchi regalo Con Cuore sarà a loro devoluta.
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Da lunedì 19 ottobre chi passa da via Angelo Maj può vedere aperto un nuovo bar posizionato in una bella palazzina di nuova costruzione che non passa certo inosservata grazie ai colori sgargianti dei balconi. Si tratta di Ad Majora Caffè, l'attività commerciale che si inserisce all'interno del progetto AMaj30 voluto da Clelia e Monica Morzenti per favorire l'inclusione sociale in centro Bergamo. La struttura prevede appartamenti per progetti di Housing Sociale e Residenzialità Leggera destinati in parte a persone con disturbi psichiatrici e gestiti da La Bonne Semence, altri per persone in situazione di svantaggio in gestione a Fondazione Casa Amica; una sala polifunzionale; studi medici e uno spazio commerciale.
Quest'ultimo, realizzato in collaborazione con La Bonne Semence e Contatto, ha preso il nome di Ad Majora Caffé. Si presenta come un bar, ma è molto di più.. è un locale in cui poter pranzare con ottimi piatti caldi preparati al momento grazie alla cucina ben attrezzata ed è anche un negozio dove si possono acquistare i prodotti locali, in primo luogo i ravioli Con Cuore. Un'ottima occasione per assaggiare i casoncelli tradizionali o i ravioli più particolari come i polenta e stracchino e perché no acquistarli per un regalo o per il bis da cucinare a casa.
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