Dal sito del Corriere:
“Per «L’altra impresa» ha trionfato la cooperativa Contatto, che in provincia di Bergamo ha innescato un circolo virtuoso che porta lavoro mettendo le persone svantaggiate al centro.”
Leggi l'articolo sul sito del Corriere della Sera
Una grande soddisfazione per tutti i lavoratori della Contatto e del Gruppo IN
Cosa significa Servizio CIvile:
25 ore settimanali – 433,80 euro mensili – 1 anno da gennaio 2020
Chi può candidarsi?
- ragazzi con età compresa tra i 18 e i 28 anni;
- che non abbiano già svolto il Servizio Civile;
- che siano cittadini italiani, di Paesi dell'Unione Europea oppure cittadini non comunitari con regolare permesso di soggiorno;
- che non abbiano condanne per reati contro le persone o per uso illecito di armi.
Abbiamo a disposizione 5 posti per il Servizio civile a Bergamo
L’Alzheimer Caffè propone un nuovo approccio alla conoscenza della malattia e del malato, facendo emergere una visione "sociale" delle demenze, tesa a collocare l'ambito patologico del disturbo in una dimensione quotidiana e sostenibile anche per il caregiver.
Il bisogno sociale cui gli Alzheimer Caffè vogliono rispondere non si ferma, infatti, alle necessità del malato, ma abbraccia anche quelle dei suoi familiari, che si trovano ad affrontare, oltre al carico pratico ed economico dettato dalle esigenze dell’assistenza, anche oggettive difficoltà psicologiche dovute al progressivo decadimento fisico e cognitivo dei propri congiunti.
All’Alzheimer caffè di Serina sono a disposizione Psicologi, Educatori e Professionisti sanitari per informazioni sugli aspetti medici e sociali del morbo di Alzheimer.
Gli ingredienti del Raviolo:
Zucchine, porri, patate e carote sono alla base del ripieno di questo raviolo che si caratterizza per la quasi totale assenza di latticini: al posto della classica ricotta, per legare gli ingredienti utilizzati viene infatti impiegata la quinoa a cui si aggiunge giusto una spolverata di Grana per insaporire il tutto.
In questo raviolo, vegetariano per eccellenza, il ripieno è avvolto in una pasta realizzata con un mix di farina 0 e integrale.
La preparazione dei Ravioli vegetariani con cime di rapa
Mettere sul fuoco una pentola con abbondante acqua salata e portare ad ebollizione.
Nel frattempo pulire le cime di rapa eliminando la parte più dura (che si trova alla base), tagliare a pezzettini il gambo e lasciare le foglie e le infiorescenze leggermente più grandi.
Una volta tagliate, lavare bene il tutto e mettere a bollire.
Mentre le cime di rapa cuociono, preparare un soffritto di: aglio, capperi (per chi volesse un’acciuga) finemente tritati.
Quando le cime di rapa saranno cotte scolare.
Ricordati di conservare l’acqua di cottura delle cime di rapa e di utilizzarla per cuocere i ravioli.
Far cuocere i ravioli e nel frattempo mettere a rosolare il soffritto, aggiungere le cime di rapa, aggiustare con sale e pepe.
Quando i ravioli saranno cotti scolare e mischiare in pentola con il condimento, aggiungere grana, peperoncino e qualche pomodorino tagliato a pezzetti per dare un po’ di colore.
Chi non amasse l’aglio può insaporire le cime di rapa con delle olive finemente tritate.
i Ravioli vegetariani con cime di rapa, sono pronti!
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A giudicare dall’attuale risultato del premio Ferro, la cooperativa Contatto sta generando innovazione e sta dando un impatto positivo nell’economia sociale del territorio in cui agisce, la Val Serina.
Ma cos’ è il welfare generativo? E come effettivamente la cooperativa Contatto risponde ai bisogni sociali?
Per welfare generativo si intende un sistema in grado di rigenerare e far rendere le risorse disponibili in modo da aumentare la rendita delle politiche sociali andando a beneficio sia dei soggetti direttamente aiutati che della collettività.
Il progetto presentato da Contatto “Val Serina®: un marchio da registrare?” spiega come attraverso varie iniziative una cooperativa che opera per l’inserimento lavorativo di persone con disabilità non solo si impegni per l’inclusione sociale delle stesse con progetti personalizzati, ma generi un circolo virtuoso sul territorio sia a livello economico che culturale.
In primo luogo la cooperativa Contatto attraverso vari settori di lavoro, aggiornati dal punto di vista tecnologico, offre lavoro a persone in situazione di svantaggio (attualmente si tratta del 40% dei dipendenti della cooperativa), le quali diversamente avrebbero difficoltà a trovare situazioni di “normalità” in un territorio vallare a causa della mancanza di servizi. Un’opportunità di lavoro che si pone come un primo passo verso l’inclusione sociale che viene favorita dalla rete di servizi proposta dal Gruppo IN, cioè dalla collaborazione delle cooperative Contatto, La Bonne Semence e ProgettAzione per ideare percorsi innovativi di inclusione. Si parla di servizi sanitari, ma anche di percorsi di housing sociale e di laboratori socio-occupazionali.